Dal documentario "Viaggio in
Norvegia" di Giorgio Manganelli:
La Norvegia, la strada del nord, il luogo, la sede,
l'abitazione del
nord; neve, ghiaccio: un candore come di grandi spazi di
marmo, non
usati per costruire cattedrali ma per costruire montagne,
montagne su
cui questa lapide gigantesca della neve si estende ad
occultare
un'ostinazione dell'erba, un verde timido ma sapiente,
astuto, tenace,
lento, che copre tutti gli anfratti, tutti i luoghi in cui
non penetra
il biancore accecante del ghiaccio. L'acqua gela, fiumi di
ghiaccio
attraversano le montagne, ma dovunque una minuta presenza
dell'erba
insiste, a documentare una volontà della vita: dovunque, in
Norvegia,
esiste questo conflitto, questo gioioso incontro fra una
difficoltà e
un'asprezza dei luoghi e la volontà policroma dell'esistenza
di
occupare il suo spazio: il verde dell'erba si accompagna al
rosso di
cui si veste il lappone, l'uomo del nord, l'uomo che ha
scelto quella
come l'unica terra in cui può vivere, in cui portare la sua
macchia di
splendido colore, la sua consuetudine con gli strani animali
del nord
sopra ed in mezzo al luogo selvaggio.